venerdì 7 ottobre 2016

La pubblicità secondo Gino Pesavento

la ragazza che portava fortuna gino pesavento
Un'idea dell'Agenzia Pic!
L’incomprensione del volgo è sempre stato il lotto degli artisti.
I vicini dell’Agenzia Pic quella mattina sentirono l’urlo straziante d’una sirena da nebbia e si chiesero stupefatti come potesse un piroscafo navigare al quinto piano d’una casa. Oltretutto non c’era nebbia. Si trattava invece di Tortuga intento ad esprimere il suo giudizio sull’annuncio da me preparato per il giornale.
Di fronte ad un cervello scattante come il cemento precompresso, dovetti evidentemente cedere e rinunciare ad alcuni tra i più bei fiori che mai la pubblicità abbia prodotto sia da questa parte che dall’altra dell’Atlantico o anche in mezzo.
Purtroppo in quell’appartamento di quinto piano, affitto arretrato, Tortuga l’unico portafogli esistente teneva. E continuava a gridare che la mia idea, già nata focomelica, bastonata ora a sangue dal mio stile letterario, lo avrebbe ridotto a suonare la zampogna per le strade entro il prossimo natale, accompagnato magari da una pecora.
Dopo una decina di modifiche proposi questo attacco: 

“Si può essere fortunati per gli altri?”
“Chi capisce?” aveva bramito il mastodonte. “Allora proviamo questo: “A gente moderna portafortuna moderno?”
“Buugnaregheghhem…”

“Esistono le persone fortunate? Certamente! Tutti ne abbiamo conosciute. Ma esistono anche persone che hanno il potere di portar fortuna a coloro che stanno loro vicine.”

“Una di queste persone-che è inoltre una giovane e bella donna- può essere a vostra disposizione. Ella ha già portato fortuna in molti casi straordinari. Documentazione a disposizione. L’Agenzia Pic vi propone di provare MISS MISTERO, il suo straordinario portafortuna umano! Viene concesso solo a referenziatissimi, eccetera, eccetera.”


“Sapete chi leggerà subito il vostro aborto?”
“Chi?”
“La polizia! Incitamento alla prostituzione! Tratta delle bianche! Balletti verdi, rosa e pistacchio, Casanova, Caligolissimo, Sardanapalone!”
“State calmo! Mal che vada diremo che si tratta di una trovata per richiamare l’attenzione sulla nostra agenzia.”
“Prevedo sciagure e pignoramenti. Non credo proprio di dover andare avanti.”
“Così come son messe le cose in agenzia, potete andare avanti?”
“Oh no!”
“E allora tentate questa! Bruciate le ultime cartucce. Forse sono quelle della vittoria!”


La ragazza che portava fortuna
, Gino Pesavento, Bietti, 1973.

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